La storia delle ghiacciaie: le antiche “celle frigorifere”.

Le ghiacciaie: quando il ghiaccio era un lusso .

Come avete visto nell’ultimo video sul profilo Instagram di Fredd (e se non lo avete visto recuperate cliccando qui), il valore del ghiaccio e del freddo non è certo un’invenzione moderna. Anzi, già secoli fa si faceva di tutto per conservarlo… anche senza corrente elettrica, termostati digitali o app per controllare il frigo da remoto.
Noi ci siamo avventurati alla scoperta delle ghiacciaie di Arceto e Scandiano, due realtà proprio dietro casa nostra — ma attenzione: tutta l’Emilia Romagna ne è piena!

Che cos’erano le ghiacciaie?

Molto prima dell’invenzione del il frigorifero, bisognava ingegnarsi per conservare carne, pesce, latte e anche i farmaci. E come si faceva? Con il freddo, ovvio. Ma non bastava aspettare che nevicasse, serviva una struttura ad hoc: le ghiacciaie.

Di solito erano costruite in pietra o mattoni, con pareti spesse tipo castello e tetti a cupola o spioventi con lo scopo di isolare il fresco e tenerlo dentro il più a lungo possibile.

Come funzionavano?

All’interno si facevano vari strati di ghiaccio, raccolto in inverno da fiumi, laghi o stagni (quando la natura dava una mano), oppure prodotto in enormi vasche se il clima non collaborava.
Tra un blocco e l’altro veniva messa paglia o fieno per isolare.

E così il ghiaccio restava lì, intatto per mesi, pronto all’uso per tenere freschi alimenti, raffreddare bevande o, se eri proprio nobile, per farti un gelato… o forse un Ke Fredd?

Dove si trovavano?

Oltre che nelle zone montane, dove il ghiaccio era più facile da reperire, le ghiacciaie spuntavano anche in pianura. Lì si creavano stagni artificiali che d’inverno ghiacciavano e da cui si ricavano lastre e blocchi.

Spesso si trovavano nei pressi di ville signorili, dove il freddo diventava un simbolo di status.

In conclusione…

Le ghiacciaie ci raccontano un tempo in cui il freddo era un bene prezioso, da raccogliere, trasportare e conservare con pazienza. Una storia e un aspetto culturale sicuramente affascinante, ma diciamolo un po’ scomodo.

Oggi, se volete il ghiaccio per una bibita fresca, un cocktail improvvisato o per qualsiasi altra cosa, basta fare un salto al Conad e cercare i pozzetti rosa di Fredd.

Li trovate pieni di ghiaccio pronto all’uso in confezioni da 500 g — perfette anche per chi ha un freezer piccolo e ogni giorno gioca a Tetris.

Insomma, il ghiaccio non è mai stato così facile da avere. E anche se vi consigliamo di visitare le ghiacciaie, vi suggeriamo vivamente di prendere il ghiaccio di Fredd direttamente al supermercato. Viva il freddo, viva Fredd!

Ghiaccio fredd Conad
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